Ho inserito sul blog il questionario che utilizzo da qualche mese per il mio studio della memoria del brigantaggio in Basilicata. Le versioni stampabile ed elettronica sono scaricabili con un semplice clic sui links che troverà nella colonna di destra ("Memoria del Brigantaggio").
Aspetto le vostre risposte: il vostro aiuto in questa ricerca è assolutamente indispensabile. Il questionario vuole permettere l'espressione delle vostre opinioni, dei vostri ricordi, dei vostri pareri su questi "maledetti briganti".
Più numerose saranno le risposte, e più precisi saranno i risultati.
Spero di potere leggere fra poco le vostre risposte e di pubblicare su questo blog i primi risultati.
A presto, grazie a tutti.
Terra di briganti ?
Buongiorno a tutti,
Apro questo blog per permettere di discutere con tutti dell’argomento delle mie ricerche attuali sul cosiddetto "Grande Brigantaggio" della fine dell'Ottocento. Vorrei che sia un luogo di discussione, di confronto delle idee su un argomento che continua tuttora a suscitare passioni e dibattiti, specialmente nel Mezzogiorno.
Oggi, il "brigantaggio" sembra onnipresente in Basilicata. Dai gruppi di tifosi, ai gruppi di musica, dagli spettacoli ai convegni, il "brigantaggio va di moda”. Su Internet, i siti dedicati al "brigantaggio" si moltiplicano e pochi comuni di Basilicata dimenticano di inserire qualche riga sulla storia del "brigantaggio" sui loro siti Internet. Per un episodio vecchio quasi 150 anni, questa vitalità sembra una curiosità, un enigma, specialmente per un osservatore straniero.
Da due anni, nell’ambito di una tesi di dottorato, cerco un modo di risolvere quest’enigma. Da una parte, nei documenti degli archivi provinciali e nazionali, voglio ricostruire la realtà di questa guerra civile meridionale per riscoprire le vere dimensioni del “brigantaggio” e della sua repressione. Dall’altra parte, tento di fare uno studio della memoria collettiva del “brigantaggio” per capire la vivacità del tema del “brigantaggio” nella Basilicata d’oggi.
Sono francese e, prima di cominciare questa ricerca sulla repressione del brigantaggio, non conoscevo nulla della Basilicata. O quasi nulla: le immagini di Carlo Levi (Cristo si è fermato a Eboli) e di Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo) mi avevano spinto verso questa terra molto sconosciuta. Man mano, soggiorno di ricerca dopo soggiorno di ricerca, comincio ad abituarmi, a familiarizzarmi con questa regione. Purtroppo, le ricerche in archivio necessitano molto tempo e mi hanno impedito finora di scoprire tutta la Basilicata, da Maratea a Bernalda, dal Vulture al Pollino, da un’incontro all’altro.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato finora, tutti quei Lucani con cui ho potuto parlare di questi “maledetti” briganti. Forse questo blog mi permetterà di moltiplicare questi preziosi incontri, di ascoltare (in certo senso) i discendenti dei “briganti” lucani.
Grazie a tutti. A presto.
Apro questo blog per permettere di discutere con tutti dell’argomento delle mie ricerche attuali sul cosiddetto "Grande Brigantaggio" della fine dell'Ottocento. Vorrei che sia un luogo di discussione, di confronto delle idee su un argomento che continua tuttora a suscitare passioni e dibattiti, specialmente nel Mezzogiorno.
Oggi, il "brigantaggio" sembra onnipresente in Basilicata. Dai gruppi di tifosi, ai gruppi di musica, dagli spettacoli ai convegni, il "brigantaggio va di moda”. Su Internet, i siti dedicati al "brigantaggio" si moltiplicano e pochi comuni di Basilicata dimenticano di inserire qualche riga sulla storia del "brigantaggio" sui loro siti Internet. Per un episodio vecchio quasi 150 anni, questa vitalità sembra una curiosità, un enigma, specialmente per un osservatore straniero.
Da due anni, nell’ambito di una tesi di dottorato, cerco un modo di risolvere quest’enigma. Da una parte, nei documenti degli archivi provinciali e nazionali, voglio ricostruire la realtà di questa guerra civile meridionale per riscoprire le vere dimensioni del “brigantaggio” e della sua repressione. Dall’altra parte, tento di fare uno studio della memoria collettiva del “brigantaggio” per capire la vivacità del tema del “brigantaggio” nella Basilicata d’oggi.
Sono francese e, prima di cominciare questa ricerca sulla repressione del brigantaggio, non conoscevo nulla della Basilicata. O quasi nulla: le immagini di Carlo Levi (Cristo si è fermato a Eboli) e di Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo) mi avevano spinto verso questa terra molto sconosciuta. Man mano, soggiorno di ricerca dopo soggiorno di ricerca, comincio ad abituarmi, a familiarizzarmi con questa regione. Purtroppo, le ricerche in archivio necessitano molto tempo e mi hanno impedito finora di scoprire tutta la Basilicata, da Maratea a Bernalda, dal Vulture al Pollino, da un’incontro all’altro.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato finora, tutti quei Lucani con cui ho potuto parlare di questi “maledetti” briganti. Forse questo blog mi permetterà di moltiplicare questi preziosi incontri, di ascoltare (in certo senso) i discendenti dei “briganti” lucani.
Grazie a tutti. A presto.
lunedì 18 febbraio 2008
Iscriviti a:
Post (Atom)